Pistoia (venerdì, 30 agosto 2024) – Confcommercio ha tracciato un bilancio poco positivo dell’estate per il settore del commercio e della ristorazione a Pistoia, evidenziando “evidenti segnali di affanno” rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo l’associazione, i dati raccolti indicano un calo generalizzato delle presenze e, di conseguenza, degli affari per molte attività del territorio, con agosto che ha visto una clientela principalmente locale e un numero ridotto di turisti, prevalentemente italiani.
di Davide Lettera
Le testimonianze raccolte dai ristoratori locali confermano questa tendenza. Il ristorante Corradossi ha riferito di una clientela ridotta e quasi esclusivamente locale, con pochi turisti occasionali. Montuliveto ha sottolineato che, pur rimanendo fuori dalle principali rotte turistiche, ha registrato solo un lieve aumento rispetto all’anno scorso. Situazione simile per Voronoi, che ha visto un calo delle presenze specialmente durante l’orario del pranzo, e per l’Osteria Fratelli, che ha notato un decremento sia nel numero che nella qualità dei turisti rispetto al passato. La Bettola ha descritto il mese di agosto come un “disastro” rispetto agli anni precedenti, mentre l’enoteca Nati Stanchi ha riportato un calo del 30-40% rispetto ad agosto 2023.
Anche il settore del commercio non è immune da queste difficoltà. Tony de Angelis ha osservato un po’ di movimento, ma ha sottolineato che molti pomeriggi sono stati caratterizzati da scarsa affluenza, con una presenza di stranieri superiore a quella degli italiani, ma comunque limitata. Federica Cioni di Marella ha riferito che agosto non è stato un mese particolarmente favorevole, con pochi clienti abituali e turisti, complici anche le temperature elevate. Ronny Fusco di Attitude Plus ha lamentato l’assenza del target di giovani turisti, sia italiani che stranieri, disposti a spendere, e ha sottolineato la mancanza di attrazioni rilevanti per questo segmento in città.
Il presidente di Confcommercio, Gianluca Spampani, ha commentato che la situazione riflette la più ampia crisi dei consumi in Italia, aggravata dall’inflazione e dall’aumento dei tassi di interesse, che hanno ridotto il potere d’acquisto delle famiglie. Ha inoltre evidenziato che l’atteso flusso turistico proveniente dalle città vicine, come Firenze, non ha prodotto gli effetti sperati, complicando ulteriormente uno scenario già critico. Spampani ha concluso sottolineando la necessità di interventi di sostegno per il settore, al fine di evitare che venga travolto dalle sfide economiche globali.
Last modified: Agosto 30, 2024