PISTOIA (sabato 21 dicembre 2024) – In rapida crescita il numero dei cittadini sempre più in difficoltà e in povertà: questo quanto emerge dagli ultimi dati raccolti dalla Caritas di Pescia.
di Maria Chiara Bagnato
Basti pensare che solo nei primi sei mesi del 2024, sono oltre 6mila, (di cui il 47 % sono italiani) le persone prese in carico dalla Caritas di Pistoia e di Pescia.
In seguito al rallentamento dell’emergenza Covid, l’auspicio era che la situazione andasse migliorando, ma così non è stato. Un territorio sempre più fragile e bisognoso, infatti, tra i principali aiuti che l’ente diocesano offre alle famiglie in difficoltà c’è quello economico per il pagamento delle utenze: gas, luce, acqua e farmaci.
Una vera e propria emergenza, come ha sottolineato il Vescovo di Pistoia e Pescia, Fausto Tardelli: «il territorio pistoiese quindi è sempre più fragile, una vera emergenza. Ogni anno aspettiamo i dati per vedere un miglioramento della situazione che purtroppo non c’è. Dobbiamo riscontrare un peggioramento, aumentano i problemi come quello abitativo, gli stipendi che non sono sufficienti, la massa di persone che va per le strade senza fissa dimora, sia immigrati che italiani. Un quadro che preoccupa e che invita a mettere una mano sul cuore a ognuno di noi perchè chi è povero è sempre più povero. Bisogna mettere in atto politiche che possano trovare una soluzione».
Le persone che raggiungono i centri Caritas sono per lo più disoccupate, circa il 70 %, la restante parte invece percepisce uno stipendio con il quale non è in grado di pagare l’affitto o di mantenere dignitosamente la propria famiglia. Questa piccola fetta di cittadini che ricoprono posizioni lavorative poco retribuite, va a confermare l’aspetto dell’aumento dell’incidenza del lavoro povero che il vasto territorio sta vivendo ormai da diverso tempo.
A proposito delle retribuzioni, il direttore della Caritas di Pistoia, Marcello Suppressa ha dichiarato: «gli stipendi sono rimasti fermi ma sono aumentate le spese della casa e questo ha comportato sul territorio le grosse problematiche della casa. Sono raddoppiati infatti gli sfratti. Inoltre resta ancora il problema della salute persone che non riescono a curarsi perchè non ce la fanno a pagare. E non solo, anche la povertà alimentare è aumentata. Abbiamo servizi di mense che ha aumentato molto il servizio, così come l’emporio che gestisce circa 2000 persone»
In merito alla situazione abitativa e alle difficoltà economiche delle famiglie, Giovanni Cerri, referente dell’osservatorio povertà e risorse della Caritas diocesana di Pistoia, ha voluto sottolineare le difficili condizioni di molti pistoiesi: «paradossalmente anche una persona con uno stipendio normale ma con dei figli e una moglie a carico non riesce facilmente a trovare una casa in affitto, perché, secondo chi la deve affittare ha un reddito troppo basso. Il doppio stipendio, ovvero entrambi i coniugi con un lavoro, in molte famiglie non c’è. Un problema che continua e la risposta non può venire dalla Caritas»
Attraverso i Centri di Ascolto e Centri operativi delle due Caritas diocesane, è emerso che la maggior parte delle persone incontrate presso entrambe le strutture hanno nazionalità straniera, seppur la differenza con gli italiani sia inferiore ai 10 punti percentuali (54,5 a 45,5). La popolazione straniera maggiormente rappresentata è quella dell’Albania seguita a pochi decimali da quella del Marocco. La presenza albanese è forte su entrambi i territori, mentre la popolazione marocchina è soprattutto concentrata sul territorio della Diocesi di Pistoia.
Infine, nel dossier 2024 si evince anche come circa un terzo degli italiani che hanno richiesto aiuto sia over 65, confermando il trend che vede un aumento dell’età anche negli stranieri (il 6,6% ha più di 65 anni).