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Pistoia, uomo colpito da un ictus e indennizzo negato: assicurazione condannata a pagare 130 mila euro

PISTOIA (giovedì 26 dicembre 2024) – Una situazione surreale quella vissuta da un uomo accusato dalla propria compagnia assicurativa di aver dichiarato il falso in merito alle sue reali condizioni di salute, nonostante la documentazione ospedaliera fornita abbia dimostrato l’esatto contrario.

di Maria Chiara Bagnato

Il cittadino pistoiese aveva da tempo una «polizza a copertura globale», la quale comprendeva una vasta gamma di indennizzi in caso di incidenti, infortuni e problemi di salute. Proprio in merito alla sua condizione fisica, nel 2021, l’uomo purtroppo è stato colpito da un’ischemia con lesioni cerebellari, con importanti conseguenze che hanno portato a dover modificare le proprie abitudini. Poco dopo l’accaduto, si era rivolto alla propria assicurazione per incassare i soldi previsti nella polizza, così da curarsi al meglio, ma proprio in quel momento ha fatto l’amara scoperta: la compagnia assicurativa ha rigettato la richiesta, negando il pagamento.

Il motivo? Secondo i periti assicurativi, l’uomo non avrebbe dichiarato le sue reali condizioni di salute al momento della sottoscrizione della polizza, omettendo anche dei ricoveri ospedalieri precedenti.

Nonostante avesse pagato regolarmente il premio della polizza e vistosi negare l’importo previsto da contratto, l’uomo ha deciso di proseguire per vie legali, denunciando la sua compagnia assicurativa e portandola in Tribunale per ottenere l’indennizzo che gli spettava.

Durante il processo è emersa una verità differente rispetto a quanto sostenuto dall’assicurazione, soprattutto grazie alla testimonianza e ai documenti dell’ospedale San Jacopo di Pistoia.

La compagnia assicurativa, infatti, dal canto suo, aveva evidenziato che la patologia che aveva colpito l’assicurato doveva essere attentamente valutata in relazione a pregresse problematiche dallo stesso, in quanto, al momento della sottoscrizione del contratto non aveva segnalato alcuna patologia, eccetto la presenza di ipertensione con terapia farmacologica.

Proprio in merito a ciò, sempre secondo l’assicurazione, ben prima dell’evento denunciato nel 2019, l’uomo era affetto anche da diabete di tipo 2 e problemi vascolari, «tutte circostanze che, in quanto idonee alla causazione dell’evento lamentato, avrebbero dovuto essere segnalate dall’assicurato proprio in quanto specificatamente incidenti sulla valutazione del rischio».

Tuttavia, sarebbe anche emerso, a detta dell’assicurazione, già nel 2019, l’uomo era affetto anche da diabete di tipo 2 e problemi vascolari, «tutte circostanze che, in quanto idonee alla causazione dell’evento lamentato, avrebbero dovuto essere segnalate dall’assicurato proprio in quanto specificatamente incidenti sulla valutazione del rischio».

Ma non solo, già nel 2015, secondo quanto sostenuto dalla compagnia, ci sarebbe stato un precedente patologico per il quale l’assicurato si sarebbe sottoposto a controlli medici e ricoveri ospedalieri.

Quindi, visto che, secondo il contratto l’uomo aveva l’obbligo, giuridico e contrattuale, di dichiarare al momento della stipula di esso, tutte le informazioni relative alla sua salute, l’assicurazione era giunta alla conclusione che all’uomo non spettava la somma di denaro prevista.

La diatriba legale è terminata con la sentenza del giudice Matteo Marini che ha dichiarato: «Non risultano accessi al pronto soccorso o ricoveri della persona nominata in richiesta, nel periodo indicato».

A seguito di ciò, nei giorni scorsi, è stato disposto dal Tribunale di Pistoia una perizia medico-legale e la decisione che la compagnia assicurativa dovrà pagare al suo assicurato 130 mila euro più interessi, tra spese legali e indennizzo, come previsto dalla polizza sulla vita «a copertura globale» sottoscritta nel 2019 .

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Tag: , , , , , , , , , Last modified: Dicembre 27, 2024
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