Italia (mercoledì, 12 febbraio 2025) – Un importante punto di svolta quello raggiunto ieri dal Consiglio regionale della Toscana. Nella giornata di ieri, infatti, è stata approvata la nuova legge sulle procedure e i tempi per l’assistenza sanitaria regionale legate al suicidio medicalmente assistito.
di Maria Chiara Bagnato
Ventisette i voti a favore (Partito democratico, Italia viva, Movimento 5 stelle e gruppo misto), tredici i voti contrari (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia) e un voto non espresso (dalla consigliera del Pd, Lucia De Robertis).
Durante l’incontro, sono stati sei gli emendamenti delineati in merito alla questione ‘fine vita’. L’articolo 1 sulle finalità della legge garantisce alle persone malate che intendono accedere al suicidio assistito la necessaria assistenza sanitaria, garantendo che il diritto all’erogazione del trattamento è individuale e inviolabile e non può essere limitato da altre condizioni e forme di controllo non previste dalla legge.
Il secondo articolo sancisce invece i requisiti per l’accesso a tale trattamento, affinché l’aiuto al suicidio non costituisca reato. Secondo questo emendamento possono accedere al fine vita ”le persone affette da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che reputano intollerabili; tenute in vita da trattamento di sostegno vitale; pienamente capaci di prendere decisioni libere e consapevoli; che esprimono un proposito di suicidio formatosi in modo libero e autonomo, chiaro e univoco”.

Gli altri articoli, invece, fissano le modalità di applicazione: entro 15 giorni dall’entrata in vigore della legge le aziende sanitarie regionali istituiranno una commissione medica multidisciplinare per la verifica dei requisiti. Tale team sanitario sarà da un medico palliativista, uno psichiatra, un neurologo, un infermiere, un anestesista, e uno psicologo, che non riceveranno nessun compenso o gettone di presenza per la partecipazione alla commissione. La partecipazione è assolutamente volontaria.
L’articolo 4, per esempio, sancisce che l’iter di verifica dei requisiti per accedere al fine vita dovrà concludersi entro, e non oltre i 30 giorni dalla presentazione dell’istanza dalla persona interessata. Poi, entro 4 giorni l’Asl competente per territorio deve convocare la commissione medica multidisciplinare che trasmetterà il suo parere all’Asl che informerà la persona malata. Qualora l’esito sarà positivo il ‘trattamento fine vita’ sarà assicurato entro sette giorni.
L’articolo 5, invece, sancisce la gratuità del percorso terapeutico, con gli oneri a carico del bilancio regionale.
Questa nuova legge appena approvata, infine, si sofferma sul fatto che il malato potrà sospendere, annullare o ritardare in qualunque momento l’erogazione del trattamento.
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