Al via il processo di Simone Matteoni, 30 anni, accusato di aver ucciso il padre a coltellate e di aver tentato di occultarne il cadavere incendiandolo.
L’assassino, la sera del delitto, avrebbe dato appuntamento al padre, ed appena sceso dalla propria autovettura lo avrebbe colpito con un coltello. Successivamente lo caricò in macchina, dove aveva già sdraiato i sedili per caricare il corpo. Poi, recatosi in un bosco a poca distanza, avrebbe inferto altri fendenti ed infine lo avrebbe spinto giù da una scarpata. A questo punto avrebbe cercato di eliminare il cadavere cospargendolo di benzina, peccato che il padre fosse ancora vivo al momento dell’incendio. Poi tornato a casa, avrebbe confessato tutto alla madre che ha subito chiamato i carabinieri.
Il processo, davanti alla Corte d’Assise di Firenze, verterà principalmente sulle condizioni psicologiche del giovane al momento del delitto, essendo reo confesso. L’eventuale incapacità di intendere dovrà essere confermata da un team di specialisti durante la prossima udienza, prevista per il 20 Marzo. Tenedo conto che al ragazzo, nel 2019, era stato diagnosticato un grave disturbo schizofrenico, la sentenza non dovrebbe essere una sorpresa.
Di Matteo Somma
Tag: corte d'assise, morto, omicidio, padre, pistoia Last modified: Febbraio 7, 2024