A Pistoia, l’Istituto Luigi Einaudi, specializzato in servizi per la sanità e l’assistenza sociale, si distingue come una delle prime scuole in Italia a offrire un corso di formazione sulla Terapia della bambola, posizionandosi immediatamente dopo l’Istituto Caselli di Siena in Toscana. Questo approccio non farmacologico alla demenza e all’Alzheimer mira a migliorare il benessere dei pazienti attraverso l’empatia e la cura, enfatizzando l’importanza dell’autostima e la riduzione dello stress.
di Davide Lettera
Il corso, che ha coinvolto circa sessanta studenti delle classi quarte e quinte, è stato avviato il 28 febbraio e prevede un’ulteriore giornata formativa il 14 marzo. Si avvale della collaborazione tra l’associazione culturale A piccoli passi di Siena, l’azienda Generali Arredamenti di Pistoia e l’Istituto Einaudi stesso. La presentazione ha visto la partecipazione di Elena Pignolo, dirigente scolastica dell’Einaudi, e della vicesindaca di Pistoia, Anna Maria Celesti, evidenziando l’importanza dell’iniziativa.
L’uso della bambola come strumento terapeutico, che stimola l’empatia e il desiderio di cura nei pazienti, rappresenta un’innovazione significativa nel campo dell’assistenza a persone con disturbi comportamentali e dell’umore, offrendo un ambiente sicuro sia per i malati che per i loro familiari. I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che oltre 55 milioni di persone convivono attualmente con la demenza, un numero destinato a crescere nei prossimi decenni.
Al termine del corso, agli studenti sarà rilasciato un attestato di partecipazione di primo livello per la somministrazione della Terapia della bambola, confermando l’impegno dell’Istituto Einaudi nella formazione di professionisti qualificati nel settore socio-sanitario. La collaborazione tra istituzioni educative, enti locali e imprese sottolinea l’importanza di un approccio olistico e innovativo nella cura delle patologie legate all’età, come la demenza e l’Alzheimer.
Last modified: Marzo 10, 2024