Scritto da 4:26 pm Pistoia, Cronaca

Elevata presenza di pesticidi nelle acque di Pistoia: ARPAT lancia l’allarme

Le acque della Piana di Pistoia continuano a mostrare livelli di inquinamento preoccupanti a causa dell’uso intensivo di fitofarmaci nei numerosi vivai della zona. È quanto emerge dal recente report dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPAT), che ha analizzato la situazione nel 2023, rivelando una persistente presenza di sostanze chimiche nocive nei corsi d’acqua superficiali e sotterranei della regione.

di Davide Lettera

La ricerca ha evidenziato che su 16 stazioni di monitoraggio esaminate, 10 hanno superato gli Standard di Qualità Ambientale (SQA) sia per i pesticidi totali che per singoli principi attivi. I corsi d’acqua maggiormente colpiti da questa problematica si trovano nella parte sud-est della piana, dove l’agricoltura intensiva contribuisce significativamente all’inquinamento.

In particolare, il fosso Dogaia Quadrelli si è distinto negativamente, registrando il livello più alto di Glifosate mai misurato nella regione, con un picco di 92 µg/L. Oltre al Glifosate, si registrano elevate concentrazioni di AMPA, erbicidi, insetticidi e fungicidi, sottolineando la vasta gamma di sostanze nocive presenti nelle acque.

Nonostante i dati allarmanti per le acque superficiali, le acque sotterranee e quelle destinate alla potabilizzazione hanno mostrato risultati meno critici, con la maggior parte dei pozzi campionati conformi agli standard, eccetto per due casi di superamento dei limiti per Glifosate e AMPA.

Di fronte a questa situazione, ARPAT ha ribadito l’urgenza di interventi correttivi nelle pratiche agricole per ridurre l’impiego di prodotti fitosanitari. Tuttavia, le raccomandazioni dell’agenzia sembrano non aver ancora portato ai cambiamenti sperati, lasciando i corsi d’acqua della Piana di Pistoia lontani dall’obiettivo di raggiungere uno stato ecologico buono.

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Last modified: Marzo 28, 2024
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