Scritto da 11:11 am Cultura, Esteri

 L’allarme dei giovani ebrei italiani: “Nelle università abbiamo paura”

Milano, commemorazione del 7 ottobre in sinagoga con la senatrice Segre

Di Maino Francesca

In sinagoga c’è la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, ma ci sono anche altri rappresentanti delle istituzioni, politici di quasi tutti i partiti e uomini di altre fedi come l’imam Yahya Pallavicini e il delegato dell’arcivescovo di Milano, a dare solidarietà alla comunità ebraica. “Grazie per essere qui – dice Arbib –.

Il periodo peggiore della storia ebraica dopo la seconda guerra mondiale, sicuramente che gli ebrei abbiano vissuto. Abbiamo un aumento molto significativo di antisemitismo, e ci sentiamo soli”.

Sull’antisemitismo, osserva, “veniamo accusati di esagerare. Alcune migliaia di anni di storia ci fanno capire che non esageriamo e altre cose. Molti hanno dimenticato il 7 ottobre, altri ne parlano senza emozione. C’è un odio antico. E ogni volta che il mondo ha considerato questo odio irrilevante noi ebrei siamo andati incontro a cose orribili”.

In sinagoga ci sono opinioni diverse sull’operato del governo Netanyahu, ma una cosa è certa vi è la condivisa idea che in corso ci sia “anche una guerra mediatica, sui social, e non sta volgendo a favore di Israele”, osserva il vicepresidente della Comunità ebraica di Milano Ilan Boni.

“Nelle università” ricorda Anna Tognotti dell’Unione giovani ebrei d’Italia, “anche noi stiamo combattendo una battaglia non violenta. Quando dobbiamo nascondere le nostre abitudini, rivedere le nostre amicizie e non ci sentiamo sicuri”

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Last modified: Aprile 8, 2024
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