Pistoia (martedì 9 aprile 2024) – Maurizio De Simone, figura chiave del trust Orange e personaggio di spicco della Us Pistoiese 1921, è stato interrogato ieri dal gip Patrizia Martucci, in seguito al suo arresto per una presunta frode fiscale legata a fondi europei e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’interrogatorio, durato circa un’ora presso il Tribunale di Pistoia, è avvenuto alla presenza del suo avvocato, Gerardo Perillo, che ha sollecitato un’attenuazione della misura cautelare, optando per gli arresti domiciliari.
di Davide Lettera
L’arresto di De Simone è avvenuto nell’ambito di un’ampia indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Venezia, che ha visto coinvolto anche l’imprenditore tedesco Stefan Lehmann, precedentemente a capo del club. Durante l’interrogatorio, De Simone ha negato ogni accusa, sostenendo di non avere legami diretti con le questioni legali che affliggono la Pistoiese.
La difesa contesta anche la legittimità del sequestro di documentazione effettuato durante una perquisizione, sostenendo che De Simone, pur essendo garante del trust, non avrebbe avuto un ruolo attivo nella gestione del club, pertanto non sarebbe implicato nelle accuse di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni emergenti dall’indagine pistoiese. Tra gli indagati figura anche Matilda Jace, stretta collaboratrice di De Simone, nonché Omar Vecchione e Antonio Gammieri, quest’ultimo già coinvolto in un’altra indagine legata a falsificazioni per il “bonus facciate”.
La decisione del gip sull’eventuale attenuazione della misura cautelare è attesa per oggi, mentre la difesa prevede di richiedere il dissequestro dei materiali sequestrati, affermando l’estraneità di De Simone alle accuse mosse nel contesto dell’indagine sulla società di calcio.
Last modified: Aprile 9, 2024