Scritto da 7:59 am Italia, Attualità

Cittadina di La Spezia identificata per uno striscione contro La NATO: scoppiano le proteste

La Spezia (mercoledì 8 maggio 2024) – Secondo quanto denunciato da Rifondazione Comunista, una cittadina di La Spezia è stata identificata dopo aver esposto alla finestra uno striscione che criticava la presenza della NATO nella città. La frase sul lenzuolo recitava “Fuori la NATO da Spezia”. Alcuni Carabinieri l’hanno raggiunta nella sua abitazione, identificandola e chiedendole di rimuovere lo striscione. La protesta della donna si inquadra nel dissenso verso il progetto di ampliamento e adeguamento delle basi marittime agli standard NATO, un piano del valore di oltre 1,76 miliardi di euro noto come Basi Blu.

di Davide Lettera

Rifondazione Comunista ha condannato l’episodio definendolo un atto di “intimidazione inaccettabile” e ha sottolineato che criticare la NATO non è reato. In segno di solidarietà con la cittadina coinvolta, molte associazioni pacifiste hanno incoraggiato i cittadini ad esporre ulteriori striscioni per denunciare il progetto, che include il piano di ampliamento delle basi marittime della Spezia, Taranto e Augusta.

Jacopo Ricciardi, Co-Segretario regionale ligure di Rifondazione Comunista, ha spiegato che la protesta riguarda anche la militarizzazione del territorio e la “vergogna” di investire in spese militari mentre si tagliano servizi essenziali. Le critiche alla base militare di La Spezia, parte del progetto Basi Blu, includono la necessità di riqualificare l’arsenale in disuso, che secondo William Domenichini dell’associazione Murativivi rappresenta un problema ambientale per la presenza di materiali da smaltire.

Il progetto Basi Blu, lanciato nel 2017 e rifinanziato nel 2024 dall’attuale governo, ha trovato un’opposizione crescente tra gli abitanti locali, che chiedono una maggiore trasparenza e una diversa allocazione dei fondi.

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Last modified: Maggio 8, 2024
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