Scritto da 7:24 am Pistoia, Cronaca

Crollo al Giaccherino durante festa di nozze: «I proprietari conoscevano i rischi», emerge dramma a Pistoia

Pistoia (mercoledì 15 maggio 2024) – Il drammatico crollo avvenuto al Convento di Giaccherino durante una festa di nozze il 13 gennaio ha rivelato gravi omissioni. Secondo la procura, i proprietari erano consapevoli dei problemi strutturali esistenti, come una crepa nel solaio del primo piano, ma non avevano effettuato le necessarie opere di consolidamento e ristrutturazione, limitandosi a puntellare il pavimento del salone delle feste.

di Davide Lettera

Le accuse della procura di Pistoia si concentrano su quattro indagati: gli imprenditori Roberto Tonti e Aldo Fabbrini, soci e amministratori della società proprietaria dell’edificio, la Rinascimento srl, e i coamministratori di fatto, Sabrina Tonti e Alessandro Fabbrini. Secondo gli inquirenti, erano tutti consapevoli dei deficit strutturali, ma hanno comunque adibito il salone a luogo di feste da ballo senza ottenere i permessi necessari, portando al disastro colposo.

Durante il ricevimento di nozze, il pavimento della sala ha ceduto, facendo precipitare circa quaranta persone nel sottostante refettorio antico. L’afflusso di circa 200 persone ha messo a dura prova la struttura già compromessa, causando il crollo.

Il procuratore capo Tommaso Coletta ha richiesto un incidente probatorio per accertare le cause e le concause del crollo. L’ingegnere Giulio Ventura, professore al Politecnico di Torino, condurrà la perizia sul luogo del disastro. Le sue valutazioni includeranno l’incidenza delle verifiche omesse e l’idoneità dei puntellamenti.

Al momento, cinquanta parti offese sono state individuate dalla procura, inclusi gli sposi, gli invitati feriti e le ditte di catering e intrattenimento musicale. Queste ultime richiedono risarcimenti anche per il mancato guadagno degli eventi successivi.

La Rinascimento srl ha affittato il convento per eventi, lasciando la gestione a chi lo affitta temporaneamente. Il contratto per il 13 gennaio, stipulato dallo sposo Paolo Mugnaini, non conteneva prescrizioni sull’uso delle sale per il ballo, particolare che potrebbe sollevare chi ha organizzato l’evento da alcune responsabilità.

Il perito inizierà il suo lavoro il prossimo 3 giugno, con accertamenti che potranno coinvolgere anche le altre parti interessate, inclusi consulenti degli indagati e delle persone offese.

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Last modified: Maggio 15, 2024
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