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La Commissione Europea accelera: Ucraina soddisfa i requisiti per l’adesione

Bruxelles (sabato, 8 giugno 2024) – Dopo un periodo di incertezza, la spinta dei Paesi dell’UE a sostenere Kiev ha ripreso vigore. La Commissione Europea ha ufficialmente dichiarato che l’Ucraina, impegnata nel conflitto con Mosca, ha soddisfatto i criteri necessari per avviare i negoziati formali per l’adesione all’Unione Europea. Lo stesso vale per la Moldavia, anch’essa candidata all’UE.

di Davide Lettera

La portavoce per l’allargamento della Commissione Europea, Ana Pisoner, ha confermato che l’Ucraina ha raggiunto i requisiti fondamentali, tra cui la tutela dello Stato di diritto, l’adeguamento del sistema giudiziario, la lotta contro la corruzione e il rispetto dei diritti umani e delle minoranze. Nonostante persistenti problemi di corruzione e restrizioni sui media e partiti di opposizione, la decisione rappresenta una mossa politica significativa. Ora spetta ai Paesi membri esprimersi all’unanimità sull’adesione dell’Ucraina e della Moldavia.

Diversi Paesi, tra cui la Turchia, la Macedonia del Nord, il Montenegro, la Serbia e l’Albania, sono candidati all’adesione da anni, ma la loro situazione è rimasta stagnante. Tuttavia, l’adesione dell’Ucraina è stata accelerata, evidenziando un rinnovato impulso al supporto occidentale a Kiev, nonostante i recenti rallentamenti nei fondi e nel sostegno.

Il Belgio, che attualmente detiene la presidenza di turno del Consiglio, auspica di iniziare i colloqui entro il 25 giugno, prima che l’Ungheria, critica sull’adesione, assuma la presidenza. Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato l’apertura dei negoziati entro fine mese e l’istituzione di un fondo di 200 milioni di euro per la ricostruzione delle infrastrutture ucraine, oltre a una coalizione per l’invio di istruttori militari.

Sul fronte bellico, la Germania ha autorizzato l’Ucraina a utilizzare armi tedesche per colpire obiettivi militari in Russia, in linea con una richiesta del segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Anche gli USA, sotto la guida di Joe Biden, hanno dato il via libera a colpire obiettivi russi, con un primo attacco avvenuto tra il primo e il due giugno nella regione di Belgorod.

Biden ha recentemente annunciato ulteriori 225 milioni di dollari in aiuti militari a Kiev e scusandosi per i ritardi nei precedenti aiuti. L’ipotesi di aumentare il dispiegamento di armi nucleari strategiche americane nei Paesi NATO è sempre più concreta, in risposta alla sospensione da parte della Russia del trattato New START e al posizionamento di armi nucleari in Bielorussia. Il panorama internazionale potrebbe quindi subire ulteriori cambiamenti.

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Last modified: Giugno 8, 2024
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