Abusa sessualmente di una bambina, chiesti tredici anni per un 70enne

PISTOIA (domenica 9 febbraio 2025) – Sono tredici gli anni di reclusione chiesti per l’uomo accusato di aver abusato sessualmente di una bambina, figlia di una coppia di amici, che all’epoca dei fatti aveva solo 6 anni.

di Maria Chiara Bagnato

La vicenda risale al 2022, gli episodi però si sarebbero ripetuti nel tempo fino al momento della confessione choc della piccola vittima. Durante una passeggiata, mentre la bambina si trovava mano nella mano con la nonna, avrebbe chiesto di ”non dirlo a quell’amico”, che altrimenti sarebbe venuto con loro per “toccarla”. Immediata la denuncia dei genitori, fondamentale inoltre anche l’intervento di una psicoterapeuta.

Secondo il noto pm, Giuseppe Grieco, che ha diretto le indagini dei carabinieri, quella narrazione sarebbe stata spontanea come la più semplice delle richieste di aiuto, per cui pienamente attendibile.

Durante l’udienza sono state ripercorse le tappe di questa orribile vicenda, descrivendo i luoghi in cui si sarebbero consumate le violenze. Ci si è soffermati in particolare su un pollaio adiacente alla casa, dove la piccola avrebbe passato parecchio tempo insieme a quell’amico di famiglia, secondo quanto raccontato dalla vittima nei minimi particolari.

Un racconto talmente minuzioso, che secondo la ricostruzione fatta dalla pubblica accusa, in nessun caso la piccola avrebbe potuto, alla sua età, descrivere inventando gesti di quella gravità.

L’uomo, presente in aula, dal canto suo ha sempre proclamato la sua innocenza, così come hanno sostenuto i suoi legali, gli avvocati Francesco Barontini e Gianluca Lomi, che hanno chiesto per il 70enne l’assoluzione “per la formula ritenuta di giustizia”, e comunque “per l’assenza della prova certa”.

Inoltre, sempre secondo la tesi sostenuta dalla difesa, e rappresentata in aula dal perito di parte, lo psicoterapeuta Dino Mazzei, i racconti della piccola sarebbero stati ”influenzati” da chi li ha raccolti, per prima la stessa famiglia, che avrebbe suggestionato la bambina, rendendo così la sua narrazione non più verificabile.

La prossima udienza è fissata per il sei marzo, davanti al collegio presieduto dal giudice Stefano Billet, per le eventuali repliche e la sentenza.