ITALIA (lunedì 13 gennaio 2025) – E’ di poche ore fa la notizia della morte di Oliviero Toscani. Lo ha reso noto la famiglia tramite un breve comunicato stampa.
di Maria Chiara Bagnato
“Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell’intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali”, questo quanto pubblicato nella nota firmata dalla moglie Kirsti e dai figli.
Il noto fotografo milanese si è spento stamani, attorno alle 3, presso l’ospedale di Cecina (Livorno), dove da venerdì 10 gennaio era ricoverato per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. L’82enne negli ultimi due anni, infatti, soffriva di amiloidosi, come aveva rivelato in un’intervista il 28 agosto scorso al Corriere della Sera: “In un anno ho perso 40 chili. Neppure il vino riesco più a bere: il sapore è alterato dai medicinali”, spiegando di sottoporsi a una cura sperimentale e di non temere affatto la morte.
Oliviero Toscani, che da decenni viveva con la famiglia in una tenuta a Casale Marittimo, borgo a cavallo delle province di Pisa e Livorno in Val di Cecina, è conosciuto in tutto il mondo per il suo magistrale lavoro in campo fotografico (e artistico) seguendo per la maggior parte della sua carriera la strada della denuncia, rappresentando temi delicati e alcuni ‘taboo’ attraverso i suoi scatti.
Qui di seguito alcuni dei suoi lavori più celebri e d’impatto:
Toscani pubblica il suo primo scatto sul Corriere a 14 anni dove viene catturato il volto di Rachele Mussolini, immortalato a Predappio alla tumulazione del Duce nella tomba di famiglia.
Nella sua lunga carriera, durata oltre 60 anni, il suo talento è stato riconosciuto e apprezzato (nonostante facesse spesso discutere per le tematiche rappresentate) in ogni punto del globo, tanto da essere scelto da alcune star internazionali come fotografo, lavorando per le riviste più famose del pianeta, con migliaia di ritratti e milioni di immagini realizzati.
Con gli anni la sua passione diventa la strada da seguire, tanto da diplomarsi in fotografia all’Università delle Arti di Zurigo e debuttando nel mondo della pubblicità con la campagna per il cornetto Algida. I suoi celebri scatti finiscono sulle pagine di Elle, Vogue, GQ, Esquire, ma realizza anche foto per note maison di moda come Chanel, Valentino, Fiorucci, Esprit e Prénatal. La grande svolta arriva però nel 1982 con Benetton, dove sceglie di portare avanti, attraverso ciò che immortala con la macchina fotografica, temi forti come la mafia, l’uguaglianza, il contrasto all’omofobia, la lotta all’Aids.
Nel suo portfolio sono diversi gli scatti con famosi protagonisti come noti volti del cinema e non solo: da John Lennon ad Andy Warhol, da Muhammad Ali a Lou Reed, fino al desiderio di immortalare Jannik Sinner. Per la moda, invece, da Claudia Schiffer fino a Monica Bellucci, ma anche Carmelo Bene e Federico Fellini.
Numerosi i premi vinti, dal Grand Prix de la publicité (1990) al Leone d’oro all’International Advertising Festival di Cannes (1996), fubi dalla nomina ad accademico di onore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze (2010) e al premio alla carriera dell’Art director’s club tedesco (2019),
Nonostante una carriera costellata da successi, Oliviero Toscani non voleva essere ricordato per nessun lavoro in particolare, ma per l’insieme, per l’impegno costante e duraturo.
Tanti i personaggi che hanno voluto dedicare un pensiero o parole di affetto per l’uomo che rivoluzionò la fotografia. ”Per spiegare certe cose, semplicemente le parole non bastano. Ce l’hai insegnato tu. E allora preferiamo salutarti con un’immagine che hai scattato per noi tanti anni fa, nel 1989. Addio Oliviero. Continua a sognare”’, ha scritto sui propri canali social il Gruppo Benetton.
Anche il governatore della Toscana, Eugenio Giani, attraverso un post su Facebook ha voluto rendere omaggio all’artista: “Addio a Oliviero Toscani, maestro della fotografia e spirito libero, ha lasciato un’impronta indelebile nella comunicazione e nell’arte. La Toscana, che aveva scelto come sua dimora, perde un amico caro e un innovatore instancabile. Il suo genio creativo continuerà a ispirarci. Addio, Oliviero”.
Come già comunicato da Michele Emdin, il cardiologo del fotografo, non ci sarà la camera ardente, ma il corpo rimarrà nella camera mortuaria della struttura ospedaliera fino a domani, quando si terranno i funerali in forma privata, per poi essere cremato.