Scritto da 7:45 am L'arte secondo Lei

Anselm Kiefer, Angeli Caduti

Palazzo Strozzi, Firenze, 22 Marzo 21 Luglio

La mia recente visita alla mostra “Anselm Kiefer, Angeli Caduti” presso Palazzo Strozzi è
stata un’esperienza coinvolgente e stimolante.
Palazzo Strozzi ci presenta una straordinaria retrospettiva dedicata a uno dei più influenti artisti contemporanei, Anselm Kiefer. Le opere in mostra, sia nuove che storiche, dialogano con l’architettura imponente e regalano al visitatore un percorso unico attraverso le tematiche curate dall’artista.

di Leyla Bezzi


L’immagine degli angeli caduti diventa il fulcro di un viaggio allegorico tra spirito e materia, memoria e presente, mito e storia.
Kiefer, maestro nell’uso audace di diverse tecniche, crea opere di grande impatto visivo e tattile, stabilendo una connessione autentica e immediata con l’osservatore. Utilizzando materiali come semi, piante, gesso, metalli e foglie d’oro, l’artista costruisce dense stratificazioni di significato che invitano a una continua scoperta di nuovi dettagli.
Il percorso espositivo si apre con “Engelssturz” (Caduta d’Angelo), un’opera site-specific
concepita per dialogare con il cortile di Palazzo Strozzi. Qui, Kiefer si ispira al dipinto “La caduta degli angeli ribelli” di Luca Giordano, rendendo omaggio alla caduta degli angeli ribelli dal cielo. Questo tema fungerà da filo conduttore dell’intera mostra.
Particolarmente affascinanti sono i dipinti dedicati al sole, con sfondi dorati e giganteschi girasoli che richiamano i culti solari e celebrano il trionfo della luce nelle tenebre.

In questi lavori, Kiefer evoca il “Sol Invictus”, una fusione di divinità solari di diverse credenze.
Nel dipinto “Cynara”, presente nella sala dedicata alla letteratura, Kiefer si ispira alla
mitologia egea e alla ninfa amata da Zeus. La trasformazione di Cynara in carciofo è
rappresentata con veri e propri carciofi dorati, evocando il testo di Ovidio e la metamorfosi mitologica.
L’installazione “Verstrahlte Bilder” (Dipinti irradiati) è un’immersione totale nell’arte di
Kiefer, con sessanta opere di diversi formati che abbracciano gli ultimi quarant’anni della sua carriera. Questa installazione, visibile anche attraverso grandi specchi a forma di tavolo, invita il visitatore a immergersi nell’arte stratificata e totalizzante dell’artista.
La mostra si conclude con un omaggio alla poesia, grazie ai versi di Salvatore Quasimodo “Ed è subito sera” tracciati su una parete, invitando a riflettere sulla transitorietà e la fragilità dell’esistenza umana.
L’intera esposizione è un omaggio alla capacità di Kiefer di creare un’arte che non solo
affascina per la sua presenza fisica, ma che stimola profondamente la riflessione sulla
natura umana, i suoi conflitti e le sue potenzialità. É un viaggio tra passato e presente, tra mito e realtà.
Una mostra imperdibile che ci ricorda come l’arte possa essere un potente strumento di introspezione e di connessione con il nostro mondo.

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Last modified: Agosto 1, 2024
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