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Asili nido pubblici: Massa e Cozzile in testa, montagna penalizzata per numero di posti

Pistoia (martedì 3 settembre 2024) – Diversi comuni della provincia di Pistoia hanno già raggiunto l’obiettivo fissato dall’Unione Europea per il 2030, che prevede di garantire l’accesso all’asilo nido pubblico ad almeno il 33% dei bambini di età compresa tra 0 e 2 anni. Secondo i dati aggiornati alla fine del 2022 e pubblicati dallo studio Openpolis, la città di Pistoia ha assegnato posti al 38% dei bambini, superando così la soglia richiesta. Tuttavia, emergono differenze significative all’interno della provincia, con comuni della pianura come Massa e Cozzile che raggiungono percentuali molto elevate, mentre le aree montane restano indietro a causa del numero limitato di posti disponibili.

di Davide Lettera

A Massa e Cozzile, il tasso di copertura ha raggiunto il 56% già nel 2022, un risultato che garantisce a oltre un bambino su due l’accesso all’asilo nido. In altri comuni della pianura pistoiese, i risultati sono anch’essi positivi: Montale garantisce il 47,6% di posti, seguito da Serravalle Pistoiese (45,7%) e Quarrata (45,4%). Agliana, con il 38,1%, si posiziona appena sopra la media del capoluogo provinciale. Tuttavia, la situazione cambia drasticamente nelle aree montane, dove comuni come Sambuca Pistoiese e Abetone Cutigliano sono penalizzati dalla mancanza di strutture adeguate, rendendo più difficile raggiungere l’obiettivo fissato dall’UE.

La Toscana, nel complesso, si conferma tra le regioni più virtuose in Italia, con una media del 40,7% di posti disponibili per ogni 100 bambini. Questo dato colloca la regione al quarto posto a livello nazionale, dietro solo a Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Umbria. Tuttavia, all’interno della Toscana, Pistoia si posiziona tra le ultime province, con il 38% di copertura, superiore solo ad Arezzo (35,1%) e Massa (33,2%). In altre zone della provincia, come la Valdinievole, la situazione è meno favorevole: comuni come Uzzano, Buggiano e Ponte Buggianese non raggiungono nemmeno il 30% di copertura. Questi comuni dovranno lavorare intensamente nei prossimi anni per aumentare i posti disponibili, tenendo conto anche del trend in calo delle nascite, che potrebbe influire sulla domanda di servizi per l’infanzia.

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Last modified: Settembre 3, 2024
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