Pistoia (domenica, 21 luglio 2024) – Si è costituito stamani il Comitato referendario per la raccolta firme per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata.
di Davide Lettera
Al Circolo delle Fornaci si sono riunite diverse realtà che guideranno questa mobilitazione. La CGIL è la capofila del Comitato, composto da varie associazioni e partiti, tra cui UIL, ARCI, ANPI, ACLI, Libera, Pax Christi, Coordinamento per la democrazia costituzionale, Federconsumatori, Sunia, Partito Democratico, Sinistra Italiana, Possibile, Movimento 5 Stelle, Partito Socialista, Italia Viva, Verdi, Sinistra Civica Ecologista e Rifondazione comunista.
Daniele Gioffredi, segretario della Camera del Lavoro di Pistoia, ha presentato il Comitato, sottolineando la vasta e variegata partecipazione di sindacati, associazioni e partiti di opposizione al Governo. Questa rete evidenzia quanto sarà compatto il fronte del “No”.
“È un impegno importante – ha dichiarato Gioffredi – per raggiungere l’obiettivo delle 500.000 firme per l’abolizione della Legge Calderoli, che definisco come l’ennesima porcata Calderoli. Questa legge spacca l’Italia in tanti piccoli regni, guidati da una persona sola al comando, se applicato anche il premierato: un disastro democratico”. Gioffredi ha elencato i numerosi effetti negativi della legge: smantellamento della scuola pubblica e della sanità, rottura dell’unità del lavoro, e demolizione del welfare universalistico.
Tommaso Lanni, rappresentante della UIL, ha sottolineato come il suo sindacato sia ancora una volta insieme alla CGIL in questa battaglia per difendere i lavoratori, i pensionati e le persone più fragili. “Un’Italia così spaccata non potrebbe essere più competitiva e in linea col futuro e con l’Europa”, ha aggiunto.
Silvia Bini, segretaria provinciale dell’ARCI, ha evidenziato i valori di solidarietà e collettività che il Comitato vuole difendere con questa azione. “Ci si gioca il futuro del nostro Paese – ha detto Bini – e tutti insieme possiamo proteggere la democrazia e l’unità solidale.”
Alessandra Pastore, coordinatrice provinciale di Libera, ha messo in luce come “le disuguaglianze e le ingiustizie sociali che si accentuerebbero creerebbero terreno fertile per le mafie. Questa legge mina i diritti fondamentali di tutti. La via maestra è quella della Costituzione.”
Sul fronte dei partiti, Alessio Torrigiani del Partito Democratico provinciale ha affermato: “Non siamo all’inizio di un cambiamento, siamo già in un percorso avviato da tempo. Dobbiamo mettere in campo azioni politiche per contrastare questa sciagurata linea di SpaccaItalia, per lottare tutti insieme contro le disuguaglianze.”
Renzo Corsini dell’ANPI ha ricordato gli sforzi dei patrioti del Risorgimento per unire l’Italia e ha sottolineato l’importanza di difendere l’unità e la democrazia del Paese.
Anche rappresentanti di Acli, Pax Christi, SI e Rifondazione comunista hanno espresso il loro sostegno alla causa. Marcello Bracali di Acli ha citato il “Divide et impera”, mentre Elisabetta Fabbri di Sinistra Italiana ha invitato a trovare forza nelle differenze per difendere i valori comuni della Costituzione.
Ivano Bechini di Rifondazione comunista ha sottolineato come il referendum chieda di abolire completamente la legge, evidenziando i pericoli dell’egemonia culturale dell’Io rispetto al Noi.
Il Comitato organizzerà presidi per raccogliere le firme entro il 30 settembre, termine fissato per la scadenza.
Last modified: Luglio 21, 2024