Seul martedì 11 giugno 2024
“Se la crisi peggiora è colpa sua” urlano i coreani del sud con i megafoni di confine.
Di Francesca Maino
I militari della Corea del Sud non escludono azioni militari da parte di Pyongyang dopo l’ultimo acerrimo scambio di frecciatine.
Kim a cavallo tra Maggio e Giugno ha lanciato oltre 3500 palloncini ripieni di spazzatura e fogna, e recentemente ne ha lanciati altri, facendo ripartire nella corea del Sud la propaganda anti-nordcoreana diffondendo messaggi attraverso altoparlanti piazzati vicino alla frontiera, diffondendo messaggi a Kim.
La tensione quindi sarebbe nuovamente risalita tra i due paesi che ora aspettano la risposta che rischia di aggravare la crisi, di centro la Corea del Nord non starà con le mani in mano, e non sono escluse ritorsioni militari.
Sabato 8 giugno la Corea del Nord ha lanciato altri 330 palloni pieni di spazzatura alla omonima del Sud, il capo di stato ha spiegato che almeno 80 di questi erano diretti a Seul.
I palloncini in questione sono stati posti sotto oggetto di controlli che hanno escluso la presenza di sostanze pericolose, certo è che per i sudcoreani in primis per il sindaco di Seul Oh se-Hoon la corea del nord si sta impegnando in questa provocazione, gettando palloncini nelle aree civili del paese.
Tra le altre manovre di disturbo, la Corea del Nord ha effettuato attacchi informatici di disturbo delle vie del GPS nelle acque del mar Giallo.
Non solo palloncini di spazzatura ma anche volantini che sono stati lanciati dalla Corea del Sud contro l’omonima del Nord, infatti i volantini come altri materiali quali cd con musica pop vietatissimi in corea erano stati fatti pervenire a nord, un gesto attuato da un gruppo di attivisti civici sudcoreani, non ostacolati da Seoul, che ora han deciso di bombardare con questi messaggi i nordcoreani, scatenandoli contro il loro presidente.
«Anche se le misure che stiamo adottando potrebbero essere difficili da sopportare per il regime nordcoreano, esse forniranno messaggi di luce e speranza ai militari e ai cittadini nordcoreani – ha affermato l’Ufficio presidenziale di Seul nella sua nota -. Chiariamo da subito che la responsabilità di qualsiasi escalation di tensione tra le due Coree ricadrà interamente sul Nord».
Il rischio di escalation è dunque elevato, infatti ha richiesto una riunione di emergenza presieduta dal direttore per la sicurezza nazionale Chang Ho-Jin avvenuta la scorsa settimana dopo che lo stesso Consiglio aveva discusso sulle modalità di risposte.
Dopo la riunione, Chang aveva detto che il governo avrebbe intrapreso «azioni insopportabili» contro le provocazioni del Nord. Martedì il presidente Yoon Suk-yeol ha approvato la mozione per sospendere del tutto il patto militare globale di riduzione della tensione intercoreana del 2018, alla base della ripresa delle trasmissioni di propaganda vicino al confine. Dopo lo stop dell’accordo, l’esercito sudcoreano ha promesso di riprendere tutte le attività militari vicino alla linea di demarcazione militare e alle isole di confine di nordovest per la prima volta in oltre cinque anni.
Last modified: Giugno 11, 2024