Scritto da 5:09 am Pistoia, Cultura

Da contadino a celebre artista: La straordinaria carriera di Roberto Barni

Pistoia (lunedì 29 aprile 2024) – Nato in una famiglia di contadini nel 1939, nella campagna pistoiese, Roberto Barni è oggi un artista di rilievo internazionale, con opere esposte in prestigiosi musei come la Tate Gallery di Londra e il Queens Museum di New York. Barni, che ha frequentato una scuola di perito agrario, si trasferì a Firenze, dove la sua carriera artistica prese una svolta decisiva.

di Davide Lettera

Barni crebbe in un ambiente familiare dove l’arte e la musica erano presenti, sebbene in forme modeste. Suo padre, clarinettista nella banda locale, e sua madre, donna sensibile e amante della natura, influenzarono profondamente il suo percorso. Durante gli anni del liceo, spesso disegnava sulle pagine dei suoi libri di testo, mostrando già una chiara inclinazione per l’arte nonostante le proteste dei suoi insegnanti.

Una volta terminati gli studi, Barni iniziò a dipingere, orientandosi verso grandi tele materiche monocrome in rosso. La sua amicizia con figure chiave come l’architetto Adolfo Natalini e l’artista Gianni Ruffi fu fondamentale nel suo sviluppo artistico. Barni si distingueva per una creatività inarrestabile e un approccio quasi eroico all’arte, come dimostrato da un autoscatto in cui posava con un imbuto in testa e un ombrello, simbolo del suo spirito combattivo e visionario.

L’artista guadagnò la sua prima visibilità significativa quando espose le sue opere alla galleria Numero di Fiamma Vigo a Firenze, una delle prime a riconoscere il suo talento. In questo periodo, incontrò anche Sara Menghetti, che diventò la compagna della sua vita. Barni continuò a esplorare varie forme d’arte, includendo la scultura e il libro d’artista, collaborando con poeti e artisti di vario genere.

Tra le sue opere più note ci sono la scultura “Servi muti” e “Continuo”, quest’ultima un tributo alla musica barocca, ispirata dal contrappunto di Bach. La sua opera è stata riconosciuta a livello internazionale non solo per la sua qualità artistica ma anche per il suo impegno a riflettere questioni sociali e umane.

Nonostante il successo e il riconoscimento globale, Barni rimane fedele alle sue radici e alla sua visione dell’arte come espressione essenziale della vita umana. Egli vede se stesso prima di tutto come un fruitore delle proprie creazioni, confermando che l’arte per lui è un modo di esistere e di interagire con il mondo. “Non è il successo a definirci, siamo solo noi a farlo. L’arte che non esiste ci chiama, è come un miracolo,” afferma Barni, sottolineando la sua visione dell’arte come un catalizzatore di realtà e di cambiamento.

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Last modified: Aprile 29, 2024
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