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Influencer morto travolto da una moto in impennata: due anni al ventenne che causò il tragico incidente

PISTOIA (martedì 28 gennaio 2025) – Si è tenuta ieri presso il Tribunale di Pistoia l’udienza dove Leonardo Puccianti, avanti il Gup dott.ssa Patrizia Martucci, ha patteggiato la pena di due anni di reclusione, con la sospensione condizionale.

di Maria Chiara Bagnato

L’oggi ventenne di Montecatini Terme accusato e ora anche condannato per omicidio stradale per aver causato il terribile incidente tra moto occorso nella tarda serata del 3 settembre 2023, nella zona di Quarrata (PT) e costato la vita al palermitano Fabrizio Francesco Mannino, conosciuto sui social come “Xedra”, il noto influencer in ambito motociclistico, che si trovava nel Pistoiese dov’era in vacanza con la fidanzata, del luogo.

La vittima, poco più che ventenne, aveva riportato, tra le varie lesioni, una gravissima emorragia cerebrale. Trasportato in condizioni disperate e in coma irreversibile all’ospedale San Jacopo di Pistoia, il giovane era deceduto dopo tre giorni di agonia, il 6 settembre 2023.

A seguito della la perizia cinematica dell’ing. Riccardo Bertini, il consulente tecnico a cui il Pm ha affidato l’incarico di ricostruire la dinamica, le cause e tutte le responsabilità dell’incidente, che ha confermato il gravissimo comportamento assunto da Puccianti mentre si trovava alla guida e dopo alcuni rinvii, si è così giunti all’udienza preliminare di ieri in cui il giovane imputato, di fronte alle sue schiaccianti colpe, tramite il proprio legale ha chiesto e ottenuto di patteggiare due anni.

Inoltre, ha potuto beneficiare degli sconti di pena previsti dal rito alternativo scelto, e gli è stata anche infitta la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, sempre per anni due.

La vittima, Fabrizio Francesco Mannino 

“La legge italiana è quella che è, è una giustizia molto relativa, i veri “condannati” al dolore a vita siamo noi” commenta amaro la mamma di Fabrizio, la signora Cira Bivoni, che però, ci tiene soprattutto a lanciare loro un accorato appello, “anche perché la sua fine non sia stata del tutto vana. Fabrizio è morto a causa di un eccesso di sicurezza, di una “spavalderia” di un coetaneo. E giusto che i giovani coltivino le loro passioni, tra cui c’è sicuramente quella della moto, ma non si può prendere una strada usata da tutti per una pista, bisogna essere consapevoli che si possono causare gravi danni alle altre persone e vanno messe al primo posto prudenza e testa sulle spalle. Dobbiamo fermare questa continua strage di ragazzi sulle strade”.

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Tag: , , , , , , , , , , , Last modified: Gennaio 29, 2025
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