Inaugurato questa mattina il giardino Alzheimer de “Il filo della memoria”

PISTOIA (lunedì 10 febbraio 2025) – E’ stato inaugurato oggi il nuovo giardino Alzheimer, posto all’interno del piccolo parco pubblico “Jorio Vivarelli”.

di Maria Chiara Bagnato

Questo importante progetto, realizzato dalla Fondazione Turati, comprende un percorso allestito con piante profumate, aromatiche e dalla fioritura prolungata, selezionate perché capaci di stimolare e di riattivare le capacità residue delle persone con demenza, nonché di favorire in chi lo attraversa il rilassamento e il benessere.

Al taglio del nastro, questa mattina, erano presenti Anna Maria Celesti, vicesindaco e presidente della Società della Salute Pistoiese, Luca Gori, presidente della Fondazione Caript, la direttrice della SdS Pistoiese Silvia Mantero e Giancarlo Magni, presidente della Fondazione Turati.

Tale creazione accompagna “Il filo della memoria”, centro diurno (in via J. Melani 1) autorizzato per 20 posti che basa la propria attività sulle terapie non farmacologiche, progettato e interamente realizzato con attenzioni e arredi speciali, mirati alla stimolazione sensoriale e cognitiva.

«Il giardino Alzheimer è un vero e proprio luogo di cura – sottolinea il vicesindaco e presidente della Società della Salute Anna Maria Celesti – che si trova all’interno di uno spazio a verde pubblico aperto a tutti, dove chi soffre di malattie legate al deterioramento cognitivo è pienamente inserito in una zona centrale della città. La realizzazione del giardino si inserisce in un più ampio progetto rivolto ai malati di Alzheimer come il vicino centro diurno “Il filo della memoria”».

«Migliorare la qualità della vita dei più fragili delle nostre comunità – dichiara Luca Gori, presidente di Fondazione Caript – è l’obiettivo che ci proponiamo sostenendo progetti che riguardano la salute delle persone e, più in generale, il tema dell’inclusione sociale. È il segno di un nuovo rapporto con la malattia, all’insegna dell’apertura e dell’inclusione, della condivisione di esperienze e di percorsi di vita. Crediamo che questo abbia un forte significato culturale e civile».

Foto del taglio del nastro di Fiorenzo Giovannelli.