(Sabato 4 maggio 2024) – Instagram ha recentemente introdotto misure restrittive sulla diffusione dei contenuti politici all’interno delle sue piattaforme, influenzando la visibilità di questi temi nelle sezioni “Esplora”, “Reels” e nei contenuti suggeriti nella pagina principale degli utenti. Questa decisione, parte del gruppo Meta, ha limitato l’engagement di tali contenuti, riducendo la loro presenza nel feed degli utenti. Queste restrizioni sono state estese anche a Threads, il concorrente di X di Meta, e si prevede che saranno applicate anche su Facebook.
di Davide Lettera
Nonostante la restrizione, gli utenti hanno la possibilità di bypassare il blocco cambiando le impostazioni del proprio account. Specificamente, si può scegliere di non limitare i contenuti politici navigando nelle impostazioni sotto la voce “Contenuti suggeriti” e modificando l’opzione relativa ai contenuti politici.
La modifica delle impostazioni arriva senza preavviso diretto da Instagram, che non ha notificato gli utenti dell’introduzione di tale filtro, lasciando molti all’oscuro della possibilità di disattivazione. Questa mossa si inserisce in un contesto di tensioni globali, considerando anche gli imminenti eventi elettorali significativi come le elezioni europee e le presidenziali americane.
Il cambio di politica di Instagram è stato criticato per il potenziale impatto sulla libera diffusione delle informazioni, in un’epoca in cui i social network sono diventati una delle principali fonti di notizie per milioni di persone. Questo è particolarmente rilevante dato il declino dei media tradizionali e l’ascesa del consumo di media digitale.
L’Unione Europea ha persino avviato un’inchiesta contro Facebook e Instagram per presunte violazioni del Digital Services Act, concentrandosi sulla pubblicità ingannevole e l’inefficacia nel monitoraggio delle campagne elettorali.
Meta, pur sostenendo che i social media dovrebbero fungere da piazze pubbliche, sembra orientarsi a promuovere contenuti meno impegnativi come sport e intrattenimento, secondo quanto affermato da Adam Mosseri, dirigente di Threads. Questo approccio ha sollevato ulteriori preoccupazioni sul ruolo delle piattaforme di social media nella modulazione del discorso pubblico e nell’informazione democratica.
Last modified: Maggio 4, 2024