L’Unione Europea ha segnato un passo decisivo nella lotta per la tutela ambientale, integrando ufficialmente il concetto di ecocidio nel proprio quadro legislativo. La recente direttiva europea, ratificata con un’ampia maggioranza di 499 voti a favore, segnala un cambiamento significativo nel diritto comunitario, stabilendo pene severe, fino a 10 anni di reclusione, per chi infrange le leggi a tutela degli ecosistemi, della flora e della fauna.
di Davide Lettera
Definito come un atto lesivo nei confronti dell’ambiente, l’ecocidio include una serie di violazioni gravi come il commercio illegale di legname, l’esaurimento delle risorse idriche, la violazione delle normative sulle sostanze chimiche, la gestione scorretta dei rifiuti pericolosi, e la contaminazione idrica. Con l’obiettivo di contrastare questi e altri crimini ambientali, l’UE mira a una protezione più efficace della natura, incoraggiando i paesi membri a incorporare queste norme nei loro ordinamenti nazionali entro due anni.
Questa misura rappresenta una conquista importante per i movimenti ambientalisti e per la tutela dei territori, riflettendo un’evoluzione legislativa che punta a punire severamente i reati ambientali più gravi. Anche se il termine “ecocidio” non è stato utilizzato esplicitamente nella definizione della direttiva, il suo spirito è chiaro e rappresenta un impegno verso la prevenzione e la sanzione di danni ambientali significativi.
La direttiva stabilisce inoltre principi fondamentali come la precauzione, l’azione preventiva, la correzione alla fonte dei danni ambientali, e il principio “chi inquina paga”, offrendo un quadro per punire non solo le condotte intenzionali ma anche quelle compiute con colpa grave. È significativo anche l’accento posto sulla responsabilità per le autorizzazioni ottenute in modo fraudolento e sulle azioni che, pur essendo autorizzate, si scontrano con gli obblighi giuridici rilevanti.
L’introduzione della norma sull’ecocidio riflette un cambiamento nella percezione dei danni all’ambiente, equiparandoli a danni alla persona e stabilendo un nuovo principio morale. La lotta contro l’ecocidio, come promossa dall’organizzazione Stop Ecocide International, suggerisce una visione in cui gravi danni ambientali possono essere perseguiti legalmente su scala globale, proponendo un’importante evoluzione del diritto internazionale.
Con l’approvazione di questa direttiva, l’UE si pone come pioniere nella protezione dell’ambiente e nel riconoscimento dei crimini contro la natura come reati meritevoli di punizioni severe, aprendo la strada a un futuro in cui l’integrità ecologica del pianeta è salvaguardata con determinazione e impegno concreto.
Last modified: Aprile 8, 2024
