ITALIA (giovedì 19 dicembre 2024) – Emanato dal Consiglio dei Ministri il nuovo decreto legislativo di adeguamento alle norme europee, del regolamento (UE) 2018/1672, il quale sancirà con nuove regole il trasferimento di oro e contante e su tutti i mezzi monetari.
di Maria Chiara Bagnato
Nello specifico, tale adeguamento riguarda quindi il controllo del denaro contante, ma anche di altri equivalenti monetari come monete d’oro, carte prepagate non nominative e assegni.
L’obiettivo di questa iniziativa è quello di coprire i controlli su più forme di valuta (quelle sopra citate) che possono essere utilizzate per il trasferimento di grandi somme di denaro senza le dovute tracce e controlli.
Ma quali sono le novità previste da questo emendamento? In primis le modifiche legate al commercio dell’oro (sia dentro sia fuori dai confini nazionali), dove, le operazioni di tale prodotto pregiato, indipendentemente dalla loro forma, dovranno essere dichiarate all’Unità di informazione finanziaria per l’Italia per operazioni di valore pari o superiore a 10.000 euro. Al fine di classificare l’oro utilizzato a scopi di investimento e quello ad uso industriale, sono state introdotte nuove definizioni.
Se da una parte vengono poste delle nuove regole legate ad uno dei materiali più pregiati al mondo, dall’altra vengono posti particolari controlli anche sul denaro contante, al fine di tracciare più efficacemente le grandi somme di denaro che entrano o escono dall’UE.
Il decreto pone un accento particolare sul controllo delle movimentazioni di denaro contante che superano i 10.000 euro. Questa misura è stata pensata per tracciare più efficacemente le grandi somme di denaro che entrano o escono dall’UE.
Viene poi imposto un sistema di dichiarazione per le movimentazioni complessive che, nel corso del mese, superano i 2.500 euro per transazione con la stessa controparte.
Con questo cambiamento, il decreto introduce quindi nuovi meccanismi di dichiarazione e sanzioni, nonché procedure di sequestro di valuta lampo per interventi rapidi in caso di sospette attività illecite. Nel dettaglio, questa valuta permette di adottare le misure più idonee che permettono alle autorità di agire rapidamente per confiscare denaro contante in situazioni sospette prima che questo possa essere trasferito o nascosto, così da impedire che le risorse finanziarie derivate da o destinate a attività illecite possano eludere i controlli e quindi essere introdotte nel sistema economico legale o spostate altrove.
Per ricapitolare e sintetizzare, i nuovi limiti di adeguamento alle normative europee, in via di approvazione, sono i seguenti:
- Operazioni con denaro contante
– Il trasferimento di denaro contante da e verso l’estero è sottoposto a dichiarazione se supera la soglia di 10.000 euro. - Operazione con oro
– È obbligatoria una dichiarazione per il trasferimento di oro, sia all’interno che all’esterno dei confini nazionali, se il valore dell’operazione è pari o superiore a 10.000 euro.
– Operazioni mensili con la stessa controparte che superano i 10.000 euro complessivamente richiedono una dichiarazione, anche se i singoli trasferimenti sono di 2.500 euro o più.
Da evidenziare l’inasprimento delle sanzioni per le violazioni legate al nuovo emendamento. I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e i militari della Guardia di Finanza, infatti, sono incaricati di esercitare controlli e accertamenti, con la possibilità di imporre sanzioni che possono raggiungere fino a 1 milione di euro, a seconda della gravità e dell’importo della violazione.
Le violazioni delle norme previste dal decreto comportano sanzioni pecuniarie amministrative, che variano in base all’importo eccedente la soglia consentita, ovvero: le multe possono partire da un minimo di 900 euro fino a un massimo di 1.000.000 di euro, proporzionali alla gravità e all’entità del denaro non dichiarato. Inoltre, le percentuali delle sanzioni oscillano tra il 30% e il 100% dell’importo eccedente.
Oltre alle contravvenzioni salatissime, sarà consentito anche il sequestro di denaro contante da parte delle autorità in caso di mancata dichiarazione o sospetta attività illecita. Nello specifico:
- Per le violazioni riguardanti la soglia di dichiarazione di denaro contante:
– Se l’eccedenza non dichiarata non supera i 10.000 euro, viene sequestrato il 50% dell’importo eccedente.
– Se l’eccedenza è superiore a 10.000 euro e non supera i 100.000 euro, viene sequestrato il 70% dell’importo eccedente. - Per le informazioni inesatte o incomplete fornite durante l’adempimento dichiarativo:
– Per differenze fino a 10.000 euro tra l’importo trasferito o che si tenta di trasferire e l’importo dichiarato, il sequestro può variare dal 15% al 25% della differenza.
– Se la differenza è superiore a 10.000 euro e non supera i 30.000 euro, il sequestro può variare dal 25% al 35% della differenza.
– Misure volute per disincentivare la mancata dichiarazione.
Importante sottolineare che, su queste nuove regole, non vigilano solo le autorità nazionali, ma anche internazionali, tramite un fitto scambio di informazioni con le autorità doganali e finanziarie degli altri Stati membri, nonché con enti internazionali, per garantire una vigilanza capillare e transnazionale.
Tag: contante, controlli doganali, decreto 1672, italia, oro, sanzioni Last modified: Dicembre 20, 2024