L’avvocato difensore di Daniele Maiorini, la dottoressa Giachino, il 58enne sospettato di aver colpito a morte il cognato, la mattina dell’8 di gennaio, ha richiesto la scarcerazione del suo cliente, nel ricorso presentato al Tribunale del Riesame di Firenze.
Secondo l’avvocato, infatti, il Maiorino avrebbe lesioni permanenti al braccio che di fatto gli impedirebbero di sferrare colpi di forte intensità, come testimoniato dal certificato INAIL depositato agli atti dalla Dottoressa.
L’avvocato ha richiesto per questo motivo di alleggerire la misura cautelare, tramutando la detenzione in arresti domiciliari.
Secondo la Legale tutto l’impianto accusatorio sarebbe piuttosto labile, visto che basato principalmente su intercettazioni telefono non chiare, che non giustificherebbero quindi la misura cautelare detentiva.
Gli inquirenti, dal canto loro, sono certi che dalle registrazioni emerga chiaramente la piena ammissione di colpa da parte dell’imputato, che descrive addirittura in modo preciso la modalità del delitto. Al culmine di una lite, sembrerebbe, il signor Maiorino avrebbe colpito il cognato alla testa ed avrebbe continuato ad infierire su di lui con calci e pugni, fino ad arrivare al gesto estremo che lo avrebbe spinto a dare fuoco al corpo della vittima ancora in vita.
Tra 5 giorni è attesa la decisione del tribunale in merito al ricorso presentato dalla difesa dell’imputato.
Di Matteo Somma
Tag: legale, morte, omicidio Cini, pistoia Last modified: Febbraio 3, 2024