Italia (domenica 19 maggio 2024) – A partire da oggi, se tutta l’umanità consumasse come gli italiani, avremmo terminato le risorse naturali prodotte dalla Terra per tutto il 2024, utilizzando quelle previste per il 2025. Il 19 maggio è infatti l’Overshoot Day italiano, ossia quel giorno in cui, mettendo a confronto la biocapacità globale con l’impronta ecologica del nostro Paese, finiremmo virtualmente tutte le risorse disponibili per l’anno corrente. Questo giorno di deficit ecologico arriva in leggero ritardo rispetto all’anno scorso, in cui l’Overshoot Day italiano era caduto il 15 maggio, e risulta comunque migliore di quello dell’Unione Europea, che è stato il 3 maggio. Tuttavia, secondo l’organizzazione internazionale Global Footprint Network, se tutti consumassero come l’Italia, servirebbero più di 2,5 pianeti per soddisfare i nostri consumi annui.
di Davide Lettera
L’Overshoot Day è una data che cambia ogni anno, istituita proprio da Global Footprint Network, organizzazione che si occupa di contabilità ambientale calcolando l’impronta del genere umano sulla Terra, così come quella dei singoli Stati. Il Giorno del Superamento Terrestre è calcolato mettendo in rapporto i consumi degli abitanti del pianeta con le capacità di rigenerazione delle risorse e di assorbire le emissioni da parte degli ecosistemi. In particolare, viene individuato mettendo in rapporto l’insieme di risorse che la Terra produce in un anno (detta biocapacità) con l’area biologicamente produttiva necessaria a rigenerare le risorse consumate da una popolazione umana e ad assorbire i rifiuti (la cosiddetta impronta ecologica). Il risultato di questo rapporto viene moltiplicato per i giorni dell’anno, fornendo l’indice di quella stessa popolazione umana. Più il numero ottenuto si avvicina a 1 (o lo supera), meno impattanti sono i consumi della popolazione di riferimento.
L’Overshoot Day terrestre viene annunciato ogni anno in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il 5 giugno. I Giorni di Superamento dei singoli Paesi vengono invece pubblicati il primo gennaio di ogni anno, basandosi sui dati di consumo e produzione dell’anno precedente. Nonostante le complicazioni dovute alla raccolta e alla parzialità dei dati, i giorni stabiliti forniscono stime importanti per comprendere l’impatto delle singole comunità sul sovrasfruttamento delle risorse terrestri. Global Footprint Network offre anche un’analisi approfondita per ciascun Paese, confrontando le loro impronte ecologiche non solo con la biocapacità globale, ma anche con quella locale. Secondo i dati, l’Italia consuma oltre 4 volte quello che i suoi territori producono, il che significa che per soddisfare i bisogni degli italiani servirebbero le risorse naturali di “4 Italie”.
I dati relativi all’Italia sono in linea con la politica ambientale che l’esecutivo Meloni sta portando avanti nelle istituzioni europee. Per invertire il trend evidenziato dai dati e dalle analisi di Global Footprint Network, sarebbe necessario un sostanziale ripensamento del modello produttivo. L’Italia ha spesso contrastato le iniziative comunitarie mirate a questo obiettivo, anche se ritenute insufficienti da molti. Un passo importante potrebbe essere l’adozione della legge sul ripristino della natura, che aumenterebbe le capacità di smaltimento dei Paesi. Tuttavia, Roma si è opposta a questa legge sin dal suo concepimento.
Last modified: Maggio 19, 2024