Italia martedì 23 luglio 2024
La tartaruga recuperata al largo di Cervia è stata ritrovata ferita, ora si trova in riabilitazione presso l’acquario di Cattolica.
Di Francesca Maino
La tartaruga quattro anni fa era stata recuperata al largo con una grave ferita sul carapace, che aveva anche compromesso anche un polmone e l’uso delle pinne posteriori, ora dopo la ricostruzione del guscio con la stampa 3D, e grazie alla collaborazione tra l’Acquario di Cattolica e il Centro di recupero tartarughe marine Cestha di Marina di Ravenna, è in via di guarigione, con la speranza di poterla presto restituire al mare.
Il nome della tartaruga è Cenere, una giovane tranquilla tartaruga carretta carretta marina, che ha avuto l’onore di vedersi ricostruire sei strati di gusci artificiali attraverso la tecnologia laser scanner e stampa 3D in collaborazione con l’Artificio digitale di Ravenna, i gusci sono uniti grazie alla resina epossidica, rappresentando un innovazione.
Lo scudo si potrà adattare ed evolversi nel tempo per adattarsi alla crescita della tartaruga e, garantire la guarigione della ferita e la crescente ergonomicità del guscio.
Cenere adesso sarà seguita dai fisioterapisti, avendo a disposizione 80.000 litri d’acqua marina per la sua riabilitazione.
“La profondità e le dimensioni della vasca giocheranno un ruolo cruciale nel migliorare la mobilità di Cenere – afferma Sara Segati, responsabile scientifica di Cestha – Il resto lo farà lei, che si è dimostrata grintosa, tenace e ha sopportato 11 interventi chirurgici”.
Questo come si immagina rappresenta un opportunità educativa e didattica oltre, che divulgativa, Cenere sarà protagonista infatti della campagna comunicativa : “Salva la specie in pericolo” per sensibilizzare il pubblico sulla conservazione delle specie a rischio.
Cenere sarà una vera e propria mascotte, dove i visitatori potranno vederla riprendere fiducia con l’ambiente e acquistare forza e autonomia.
In foto lo squarcio nel guscio della tartaruga
Last modified: Luglio 23, 2024