Il gruppo consiliare ‘Pescia Cambia’ si scaglia contro l’aumento significativo delle tariffe relative ai servizi scolastici su richiesta, messo in atto dalla giunta comunale. La decisione è stata etichettata come inaccettabile e contraria agli interessi delle famiglie, specialmente in un periodo che vede il diritto all’istruzione affrontare sfide notevoli.
di Davide Lettera
Oreste Giurlani, Vittoriano Brizzi, e Paolo Petri, insieme agli ex assessori Aldo Morelli e Fiorella Grossi, criticano duramente le nuove politiche tariffe. Evidenziano come, ad esempio, per il servizio mensa, una famiglia con un ISEE di 9.000 euro si trovi di fronte a un aumento annuale vicino ai 200 euro, con rincari ancora maggiori per altre fasce di reddito. Sottolineano l’importanza del pasto come parte integrante del tempo scolastico, interrogandosi sulle modalità con cui le famiglie meno abbienti potranno far fronte a questi aumenti.
La criticità viene accentuata dal fatto che le famiglie, al momento dell’iscrizione ai servizi a settembre, avevano accettato un contratto di utenza basato su tariffe precedenti, ora invalidate dalla decisione retroattiva della giunta, che applica gli aumenti a partire dal primo gennaio 2024.
Inoltre, ‘Pescia Cambia’ evidenzia aumenti nei costi per i servizi di pre-post scuola, trasporto scolastico e per la partecipazione ai centri estivi, quest’ultimo passato da una quota massima di 77 euro nel 2023 a 145 euro nel 2024, nonostante la maggior parte dei costi di tale servizio siano coperti da finanziamenti ministeriali.
In conclusione, il gruppo esprime profonda delusione per le scelte amministrative, interpretate come un gravoso fardello per le famiglie e una manifestazione di politiche superate, incentrate sull’aumento di tasse e tariffe.
Tag: cambia, tariffe Last modified: Marzo 13, 2024