Pistoia (domenica 19 maggio 2024) – Nell’immediato post-Gara 3, tanta commozione e parole come “chiusura del cerchio”. A Pistoia, il futuro di tutti è ancora incerto.
di Davide Lettera
Negli ultimi mesi, a Pistoia, si è vissuto intensamente il presente, lasciando da parte le sirene del futuro. Inevitabile, dinanzi a una stagione ricca di soddisfazioni: salvezza con largo anticipo e play-off scudetto. Venerdì sera, dopo aver perso Gara-3 contro Brescia, i biancorossi si sono fermati dinanzi ai propri tifosi in festa. Pochi potevano immaginare l’atmosfera che si sarebbe creata: la visibile commozione di staff tecnico e squadra sembrava nascondere qualcosa di più di un normale saluto di fine stagione.
Non si possono interpretare con certezza le emozioni dall’esterno, ma come diceva Nanni Moretti, “le parole sono importanti”. E venerdì sera, in sala stampa, di parole importanti se ne sono sentite eccome. A partire da un coach Nicola Brienza mai così visibilmente emozionato, tanto da doversi interrompere prima che tutti i giornalisti presenti gli tributassero un sincero e sentito applauso.
La commozione legata al momento è stata poi spiegata dall’allenatore biancorosso, dopo aver celebrato i suoi tre anni in via Fermi. Potrebbe dunque non esserci un seguito? Ad oggi, come dichiarato sia da Brienza che dal diesse Sambugaro, non ci sono stati abboccamenti con la nuova proprietà capeggiata da Ron Rowan. Il tempo per parlare arriverà, ma al momento nessuno è sicuro di una sua permanenza a Pistoia. Il duo artefice del doppio miracolo in primis, i senatori e il resto
della squadra a seguire. Tuttavia, non va dimenticato che coach Nicola Brienza ha un contratto in essere che lo lega ai biancorossi anche per la prossima stagione.
Tanti punti interrogativi
Abbiamo visto un Carl Wheatle inginocchiato a terra, consolato dai compagni e poi unirsi a Della Rosa, Saccaggi e Del Chiaro in un abbraccio davvero potente. Successivamente, è stato il capitano dell’Estra a instillare ancora più dubbi sul futuro, parlando di “chiusura del cerchio”. Pur cercando di correggere il tiro, le parole di “Della” lasciano poco spazio a interpretazioni.
«Dopo un cambiamento così grosso non si può mai sapere quello che ci riserva il futuro – ha dichiarato il numero 2 biancorosso – Quando parlo di cerchio chiuso, parlo della vecchia società. Da tifoso, è splendido pensare che degli americani abbiano deciso di investire in Italia e su Pistoia. Da giocatore, questo porta a tanti punti interrogativi».
Saranno proprio questi punti interrogativi a condizionare l’immediata off-season del Pistoia Basket, con la nuova proprietà americana che, dopo aver rispettosamente assistito da una posizione defilata, prenderà definitivamente il timone della società. Un nuovo vertice può significare anche una nuova filosofia dirigenziale e nuove ambizioni. In questo nuovo scenario, potrebbe non esserci spazio per tutti.
Ad oggi, secondo quanto dichiarato dagli attuali diesse e coach, ci sono state solo poche parole, perlopiù scambiate di sfuggita. Vero è che, se l’era degli americani si aprisse con degli addii eccellenti, la missione di guadagnare la fiducia del pubblico pistoiese partirebbe subito in salita.
Last modified: Maggio 19, 2024