Scritto da 5:48 am Italia, Attualità

Ritiro delle Accuse contro il Professore di Roma per Discussione sul Conflitto Israelo-Palestinese

(Martedì 17 aprile 2024) – Il professor Salvatore Bullara del liceo Righi di Roma ha recentemente ricevuto un segno di sostegno dagli studenti, che hanno organizzato un presidio all’interno dell’istituto con uno striscione che promuoveva la libertà di espressione sul genocidio in Palestina. Il professore era stato al centro di un controverso dibattito dopo una lezione sul conflitto israelo-palestinese che includeva il bombardamento dell’ospedale al-Ahli a Gaza.

di Davide Lettera

Seguito da una reazione negativa da parte dei genitori di un studente italo-israeliano, il caso aveva scatenato una serie di accuse contro Bullara, culminando in un procedimento disciplinare istituito dal ministero dell’Istruzione guidato dal ministro Valditara. Tuttavia, questo procedimento è stato recentemente archiviato senza sanzioni, confermando l’assenza di fondamento nelle accuse rivolte al docente.

Nel corso di un’intervista con L’Indipendente, Bullara ha chiarito la sua intenzione di presentare diverse prospettive storiche, tra cui le analisi dello storico israeliano Ilan Pappé, per arricchire il senso critico degli studenti, senza prendere parti in una narrazione mediatica dominante.

Il docente aveva anche documentato nel verbale di classe un dibattito suscitato da un intervento dello studente italo-israeliano, il che aveva generato un’altra linea di accusa contro di lui, suggerendo una possibile discriminazione. Tuttavia, Bullara ha sottolineato che il verbale di classe è un documento interno e non avrebbe dovuto suscitare ulteriori controversie.

La vicenda ha sollevato un polverone mediatico e sociale, culminando con la pubblicazione di un articolo critico che associava il professore alle pietre d’inciampo in memoria delle vittime della Shoah. Di fronte a tali sviluppi, il “Comitato contro il bavaglio nelle scuole sul genocidio in Palestina” ha supportato Bullara, evidenziando come le accuse fossero infondate e motivando la decisione del ministero di archiviare il caso senza sanzioni.

L’episodio riflette le tensioni esistenti nella società riguardo alla discussione di temi sensibili nelle scuole, evidenziando l’importanza del dialogo aperto e del rispetto delle diverse prospettive storiche e culturali.

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Last modified: Aprile 17, 2024
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