Scritto da 8:28 am Esteri, Attualità

Trump: le crepe della democrazia USA dopo l’attentato fallito

Pennsylvania (martedì 16 luglio 2024) – L’attentato fallito all’ex presidente e candidato alle presidenziali del 2024, Donald Trump, ha monopolizzato il dibattito pubblico e occupato le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Durante un comizio elettorale in Pennsylvania, Thomas Matthew Crooks, un ventenne successivamente ucciso dalla polizia, ha sparato almeno sette colpi da un tetto a circa cento metri dal palco, uccidendo una persona e ferendo diverse altre, incluso Trump, che è stato lievemente ferito all’orecchio destro. L’incidente ha evidenziato le falle nel sistema di sicurezza e la profonda divisione sociale negli Stati Uniti, oltre a dimostrare l’abilità comunicativa di Trump, che ha subito trasformato la potenziale tragedia a suo favore, ottenendo un possibile vantaggio elettorale.

di Davide Lettera

L’attentato ha subito messo in luce le evidenti criticità del servizio di sicurezza. Nonostante alcune segnalazioni da parte dei sostenitori presenti, il Secret Service non è riuscito a impedire al cecchino di raggiungere il tetto e aprire il fuoco. Il presidente Joe Biden ha chiesto una revisione delle azioni intraprese dall’agenzia di protezione, affermando che «Non avrebbe mai dovuto esserci una chiara linea di mira sull’ex presidente».

Donald Trump, nonostante la ferita, ha prontamente spettacolarizzato l’accaduto. Circondato dalle guardie del Servizio Segreto, si è rialzato incitando i suoi sostenitori con il pugno alzato e gridando «Fight! Fight! Fight!», rafforzando la sua immagine come baluardo contro il “deep state” e le degenerazioni della sinistra americana. Le iconiche immagini dell’accaduto sono già diventate virali e utilizzate per merchandising, consolidando ulteriormente la sua figura.

Il fallito assassinio sottolinea anche la profonda divisione politica e sociale che caratterizza gli Stati Uniti. Il confronto tra Joe Biden e Donald Trump rappresenta la resa dei conti tra l’anima liberal e progressista del Paese e quella conservatrice e tradizionalista. In un clima di estrema polarizzazione, episodi di violenza e potenziali attentati diventano sempre più prevedibili.

Il presidente Biden ha tentato di stemperare le tensioni, invitando all’unità e ricordando che «non siamo nemici, ma vicini di casa, amici, colleghi, e soprattutto cittadini americani». Ha esortato a non trarre conclusioni affrettate sull’attentato, lasciando che l’FBI e le altre agenzie indaghino sul movente di Thomas Matthew Crooks, che non aveva precedenti penali ma risultava un elettore repubblicano con una donazione al Progressive Turnout Project, un’organizzazione del Partito Democratico.

A livello internazionale, la Russia ha sottolineato l’incitamento all’odio da parte degli Stati Uniti verso gli oppositori politici. La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zackarova, ha accusato Washington di fomentare l’odio, mentre il giornale cinese Global Times ha evidenziato la crescente violenza politica e la divisione del Paese. Il primo ministro ungherese Orban, unico capo europeo che lavora per la pace tra Russia e Ucraina, ha espresso vicinanza a Trump.

Il quadro dei fatti e dei motivi che hanno spinto l’attentatore ad agire è ancora incerto e potrebbe non essere mai del tutto chiaro. Tuttavia, il clima politico esasperato e la polarizzazione della società americana mettono a nudo le crepe della democrazia statunitense, mentre Trump dimostra di avere tutte le capacità per trasformare un evento nefasto in un punto di forza per la sua campagna elettorale.

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Last modified: Luglio 16, 2024
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